NESSUNA VITTIMA DI SERIE B
Non ho scritto subito pensando che i fatti si commentassero da soli e infatti ho ritenuto superflui i fiumi di parole di questi giorni, un po’ di silenzio consapevole avrebbe sortito un effetto più costruttivo rispetto alle tante parole dette tanto per farsi sentire, specie da chi ha facilmente strumentalizzato il tutto. Quelli che seguiranno saranno brevi pensieri non sull’accaduto, per i motivi sopra citati, ma su quanto è seguito.
Saranno riflessioni impopolari le mie, ma non posso fare a meno di constatare che ciò che spiana la strada a terrorismo e non solo è la non conoscenza di come realmente stiano le cose. Niente e nessuno può legittimare attacchi terroristici, morti e distruzioni. Allo stesso modo però nessuno dovrebbe permettere che la maggior parte dei media si mobilitino a dovere solo quando vengono colpiti innocenti a Parigi, senza nemmeno menzionare di striscio i tanti innocenti vittime di simili barbarie in Libano, Siria e nel resto del Medio Oriente nei giorni scorsi. Molti, al contrario, esultano se i raid francesi colpiscono i siriani. Questi, vessati prima dalla situazione locale, si ritrovano colpiti nuovamente da chi dice di volerla abbattere, ma altro non fa che annientare i civili. Il terrorismo non è ben accolto da chi se lo ritrova in casa, un po’ come la mafia in Italia. Noi “occidentali civilizzati” però cosa facciamo? Invece di sostenere i locali nelle rivolte passate o supportarli nel ritrovare la forza di rialzarsi e opporsi in futuro andiamo a colpirli.
Quello di cui ci si dimostra di essere capaci in questi giorni è vendicare la morte di innocenti causando la morte di altri altrettanto indifesi, colpevoli solo di essere nati sulla sponda sbagliata del Mediterraneo. Perché sbagliata? Perché siamo giunti a un punto di non ritorno per cui il diverso fa paura, il diverso è cattivo, il diverso è colpevole. In realtà il diverso è molto più simile a noi di quanto crediamo: subisce il terrorismo come lo subiamo noi, crede in una religione che vede strumentalizzata contro la sua volontà, come in passato è stato strumentalizzato il cristianesimo per muovere guerra ai non credenti o per rivendicare una presunta superiorità su altre fedi.
Insomma la storia si ripete perché siamo noi a volerlo.
Essere dotati di razionalità e non farne uso è vergognoso.
Essere in lutto per le vittime a Parigi è più che doveroso, ma lo è anche esserlo per le vittime in Medio Oriente e altrove, perché non ci sono persone che valgono più di altre, né morti che pesano più di altre.
Elisa
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